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Divergenti Festival internazionale di cinema trans

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si svolgerà a Bologna la seconda edizione del Festival internazionale di cinema trans Divergenti, l’unico festival cinematografico in Italia, e tra i pochi in tutto il mondo, dedicato al tema del transessualismo e transgenderismo. Confermando la sua vocazione internazionale, l’evento proporrà la proiezione di film, documentari e fiction provenienti da Austria, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Israele, Svizzera, Ungheria, Iran, Norvegia, USA, Argentina, Svezia, Brasile, Canada, Indonesia, Polonia, Turchia e ovviamente Italia con le sue nuove produzioni sul tema. Il festival presenterà in prima nazionale Chan di Chummi – Kiss the Moon, il documentario di Khalid Gill sulla comunità transgender “Khusra” in Pakistan proiettato al Festival internazionale del Cinema di Berlino 2009 nella sezione Panorama Dokumente.
In anteprima nazionale anche il documentario italiano Le Coccinelle di Emanuela Pirelli, storia del gruppo musicale e teatrale di sole trans Le Coccinelle che iniziò ad esibirsi alla fine degli anni ‘70 a Napoli, in tempi in cui lo spettacolo trans era avanguardia e provocazione: reinventando ad ogni spettacolo la loro identità, soffrendo e sorridendo delle difficoltà e degli amori, le Coccinelle sono da trent’anni le agguerrite e passionali protagoniste della rivoluzione dei “femminielli” a Napoli.
Tra i film proiettati segnaliamo inoltre She’s a Boy I Knew, pluripremiato documentario canadese in cui la regista Gwen Haworth, con tranquilla franchezza e uno humor leggero, racconta il proprio percorso di transizione da Steven in Gwen, concentrandosi sulle trasformazioni delle proprie relazioni familiari e amicali e sulla messa in discussione delle concezioni implicite di genere e sessualità.
In programma anche la proiezione di Cruel and Unusual di Janet Baus, Dan Hunt, Reid Williams, che racconta la vita di donne transessuali nelle prigioni maschili degli Stati Uniti: un documento sulla oppressione delle trans, private del diritto al trattamento medico e psicologico e sottoposte a stupri e violenze a causa di un sistema carcerario che stabilisce la reclusione in base agli organi genitali e non all’identità di genere.

L’opera francese L’Ordre des mots di Cynthia Arra e Melissa Arra esplora in maniera intelligente il mondo transessuale, intersessuale e l’identità di genere attraverso interviste in cui intersex e trans raccontano in prima persona le loro storie spesso difficili e la complessità delle loro esistenze. Con sguardo critico il documentario racconta l’arbitrarietà dei protocolli medici impiegati in Francia e la lotta del movimento transessuale contro il discorso medico e psichiatrico che considera il transessualismo come una malattia.

Il gran capo

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Questo è il suo articolo n°3459

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