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Manifesta!

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14 novembre, un giorno qualsiasi nella tua vita e un giorno importante per l’Italia, l’Europa forse il Pianeta. Milioni di persone sono scese in piazza, nelle piccole città come nelle metropoli, e hanno manifestato contro un sistema che ci opprime dal punto di vista umano e culturale. Ho chiesto ai ragazzi di Ziguline e alcuni amici di esprimere in pochissime righe questa giornata che rimarrà nella storia per gli scontri, la partecipazione e la forza di un popolo che finalmente sta cominciando a muoversi.

Grazie a Katia Di Ruocco, Gemma Capezzone, Chiara Prisco, Salvatore Cattogno, Giulio.

 

14 novembre Napoli, (foto di) Katia Di Ruocco - giorno 2

 

Katia Di Ruocco –  Napoli 12 e Pomigliano D’Arco 14 novembre 2012

Austerity? No, grazie!

“C’è un solo partito nella storia del progresso umano, è il partito del movimento e vi è un diritto che prevale su tutti gli altri, è il diritto all’insurrezione.”

Movimento ed insurrezione. Due espressioni chiarificatrici di 2 giornate all’insegna di una ribellione di una collettività contro un’autorità, un governo non gradito. Muoversi verso qualcosa.

Giovani di un 12 Novembre spinti fisicamente verso confini o barricate imposti da una “democrazia” fasulla. Operai di un 14 Novembre uniti pacificamente nella stessa piazza urlando “Chi combatte può perdere. Chi non combatte ha già perso. NOI  SCHIAVI MAI!”.

 

14 novembre Valencia, (foto di) Gemma Capezzone

 

Gemma Capezzone e Chiara Prisco – Valencia 14 novembre 2012

“Italiane? Anche in Italia oggi si manifesta, vero? Vedi, noi la affrontiamo col sorriso”

A Valencia sono quasi le 21 e i manifestanti non sembrano affatto stanchi. Lungo Calle Colón un fiume di persone di quasi un chilometro avanza cantando, ballando e suonando. Il loro disagio è scritto sui cartelli che portano, la loro rabbia soffia attraverso i fischietti e le danze colorate sono il loro sfogo.
Chiusura forzata per banche e grandi catene che portano sulle loro vetrine i segni del 14-N. A chiudere il corteo la polizia, scortata a sua volta dagli operatori della nettezza urbana che con gran furia ripuliscono il tutto come se nulla fosse accaduto.

 

 14 novembre Barcellona, (foto di) Salvatore Cattogno

 

Salvatore Cattogno – Barcellona 14 novembre 2012

Sciopero generale in Spagna.

Il secondo sciopero generale del governo di colui che parla con la zeppola in bocca, Rajoy, una città che chissà fra qualche mese sarà capitale di un nuovo stato, parliamo de la “huelga general” a Barcelona.

La mattina si caratterizza per i piquetes, ossia blitz oculati per bloccare le attività commerciali krumire.

Nel pomeriggio partono due cortei, uno organizzato dai sindacati principali , l’altro dai minoritari. Io ho partecipato a quest’ultimo, chiamato anche “manifestazione alternativa”. Parte alle sei di sera, tantissima gente. Siamo più o meno 18 per la questura catalana e un milione per i sindacati, pochi cori, una versione abbozzata di Bella Ciao in spagnolo, qualche improperio contro il mostro dalle mille teste, il capitalismo; qualche pittata alle vetrine delle banche più usuraie.

Tutto sembra tranquillo, fino all’arrivo in Via Laietana, dove comincia un po’ di tarantella. Cominciano le cariche però i protagonisti sono loro, gli infiltrati, tanto abili a camuffarsi con la gente che dopo zero virgola due centesimi di secondo vengono riconosciuti dalla massa manifestante, cabreada, indignada, schifata e chi più ne ha più ne metta. Gli infiltrati, pessimi attori da avanspettacolo e che molto probabilmente neanche Franco e Ciccio ai loro tempi avrebbero assolto come comparse per i loro film.

Immaginatevi la scena della gente che corre spinta dall’istinto di sopravvivenza, tumulto generale e quattro tizi fermi come se niente fosse appoggiati alla parete che parlano a un auricolare. “Saranno infiltrati? No, que va, sono dei mimi”.

 

14 novembre Ancona, (foto di) Giulio

 

Giulio Giacca – Ancona 14 novembre 2012

Ad Ancona manifestazione colorata

Alla giornata di mobilitazione europea hanno aderito anche le realtà marchigiane. Ad attraversare le vie del centro di Ancona un corteo composto da circa 2000 persone. In testa la CGIL che ha dato vita ad una manifestazione con i lavoratori delle fabbriche della provincia,in piena crisi. 700 persone hanno invece composto uno spezzone vivo e colorato, composto da studenti,precari,disoccupati,centri sociali e realtà autogestite. Mentre la CGIL ha vissuto la giornata in funzione del comizio finale, il secondo spezzone ha scelto di dare una risposta piu forte e di sanzionare, con il lancio di uova e vernice, tutti gli istituti di credito presenti lungo il tragitto. non si segnalano momenti di tensione, né scontri con le forze dell’ordine.

 

 

Per saperne di più:

Andate in piazza!

Maria Caro

scritto da

Questo è il suo articolo n°444

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