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Mauerfall aus Menschen, ovvero ricreiamo il muro di Berlino

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E’ questa l’idea alla base del progetto che l’artista britannico Martin Butler sta per realizzare il prossimo 9 novembre a Berlino. In occasione del ventennale della caduta del muro che ha segnato un cambiamento epocale nella geografia politica europea ed internazionale, l’artista 39enne ricorrerà al fenomeno dei cosidetti flashmob (una sorta di audnate organizzate con il passaparola) per radunare circa 47.000 persone che saranno chiamate a disporsi ad una specifica ora lungo il percorso di 47 km su cui sorgeva il muro prima della sua caduta.  L’operazione è stata definita un “monumento temporale” visto che il muro umano resterà in piedi per soli 30 minuti durante i quali la città verrà nuovamente divisa rievocando i 28 anni di storia tedesca per poi dissolversi definitivamente. Il tam tam mediatico è cominciato un bel po’, anche se io l’ho scoperto solo ieri scrutando i post su facebook dei miei amici trasferitisi in Germania (vedi Italians in Europe). Come era facile prevedere è stato proprio grazie ai social-network facebook, twitter e myspace che si è innescato un gigantesco passaparola tra Berlinesi e non. Anche il processo di reclutamento dei partecipanti è stato abilmente congegnato sfruttando in pieno le potenzialità offerte da internet. Per prendere parte a questa speciale forma di commemorazione basta visitare il sito ufficiale mauer-mob.com dove vi comparirà il muro virtuale con le sagome dei partecipanti, composto da ben 330 gruppi dislocati lungo le diverse altezze della città. Ognuno può scegliersi la posizione che preferisce inserendo i propri dati, in questo modo rimarrà nel tempo anche una traccia della sua partecipazione all’evento. E’ stata poi creata una mappa su google maps che visualizza in tempo reale le persone che si sono già prenotate, disposte lungo la traiettoria di riferimento. Vi rimangono solo nove giorni e 3863 posti per accaparrarvi un posto nella storia.

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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