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My Granny the Escort, quando l’amore per il sesso supera ogni confine

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Gli aforismi su ciò che viene considerato comunemente spazzatura, dall’oggetto all’informazione, si stipano a ridosso di un’etichetta valutativa il più delle volte negativa. Poche sono le considerazioni che si allacciano all’idea di riqualificazione nonché di riciclaggio. Chris Anderson, giornalista ed ex direttore di Wired USA, nel suo libro Gratis spiega come il concetto di spreco, di spazzatura sia fortemente dinamico e connesso a quello ancora più precario di qualità. Mamma mia come l’ho presa larga. Insomma: “La spazzatura è negli occhi della gente” asserisce Anderson ed è probabilmente questa la condizione in cui versavo nel momento in cui sono venuta a conoscenza dell’esistenza del documentario My Granny the Escort.

Sheila Vogel-Coupe , 85 anni

Trash, in una parola era ciò che il mio radar aveva captato in un tumulto di pacchiano-onde. Il documentario di Charlie Russell si concentra su tre sex worker in età pensionabile, tutte escort per scelta, rappresentanti dunque di quella forma di prostituzione, che lontano da abusi e costrizioni, rivendica la propria libertà di offrire servizi a pagamento, prendendo le distanze da ideologie borghesi e femministe. Non è tutto qui, perché Russel fa luce su un fenomeno in espansione e cioè la scelta da parte di tante donne di cominciare in età inoltrata a praticare il mestiere più antico del mondo, a dispetto de luoghi comuni che le collocherebbero nel banale caso di “tardonaggio”.

Beverley, 64 anni

Sheila (84 anni), Sophie (57 anni), Beverly (64 anni) tutte vantano, tra gli altri, clienti molto giovani, comprendendo una fascia d’età che va dai 20 agli over 80. Sophie, la più giovane, è forse anche la più piacevolmente alienata. Tiene il proprio passato stipato in una valigia e si costringe a prendere un giorno di pausa per recuperare quel contatto col mondo che confessa di aver felicemente perso, a favore di un riscatto dal passato di cui è reticente nel parlare e di cui è contenta di essersi liberata. Beverly è una donna disinvolta che non si vergogna assolutamente di mostrare il proprio viso e dichiarare la propria professione. Dopo un matrimonio con un uomo che le aveva dissipato interamente il conto in banca, rispose ad un annuncio che inaspettatamente si rivelerà essere rivolto a volenterose prostitute. Il facile e immediato guadagno estinguerà ogni remora dell’allora giovane donna. Nonostante la perseveranza, il sogno di un uomo che si prenda cura di lei non la abbandona tutt’oggi. L’ultima ma non la meno importante è Sheila che dopo aver seppellito anche il suo secondo marito, in nome del suo sconfinato amore per il sesso, decide di praticare la professione di escort.

Sophie, 57 anni

Che voi ci crediate o no il suo listino prezzi è quello meno accessibile. Una donna serafica mentre mostra al regista e al resto della troupe il filmino pornografico amatoriale che la vede protagonista. Una interminabile soggettiva dell’audace partner. Rovescio della medaglia: la famiglia, dopo uno scandalo che coinvolgeva anche la nipotina allora a X-Factor, la ostracizza a patto che lei abbandoni l’amata professione. Inutile dire quanto il ricatto non serva a nulla, la donna anche dopo la ben più dolorosa asportazione di parte dell’intestino, in un recente intervento, continua a intrattenere clienti.

 

 

Un documentario il cui registro è assolutamente rigoroso lontano da intenti vessatori e umilianti, propri d’altra parte di tanta parte dell’odierno trash. In effetti non si può realmente relegare il tutto sotto la categoria del kistch sebbene si prendano in considerazione tematiche classiche di questa categoria. La quantità di luoghi comuni inerenti la sfera sessuale e sociale che vengono disintegrati è considerevole, pensate soltanto al granitico pussy power che si erge indomito contro lo scorrere del tempo, per non parlare dell’inattività sessuale, e non solo, che solitamente si associa alla donna anziana. Al di là delle implicazioni di natura etica e morale, il documentario è un inno alla libertà sessuale femminile in un’età che oggi più che mai è sottoposta a emarginazione. Donne riprendetevi la vecchiaia, in qualunque maniera.

Arianna Papale

scritto da

Questo è il suo articolo n°9

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