Vuoi essere informato sui nostri Ticket Deals?
Iscriviti alla nostra newsletter.

* obbligatorio
Close

Pino Leone, l’arte del nudo erotico senza trucchi

Si parla di:

In vista della sua prima personale Closer il 22 marzo presso VISIVA- La città dell’immagine a Roma, curata dai nostri amici di ziguline Dario Morgante e Virginia, il duo di Fluffer Magazine che ho intervistato qualche mese fa, Pino Leone ci ha aperto il suo mondo fotografico fatto di sensualità, erotismo e bellezza femminile che da sempre contraddistinguono il suo stile accattivante e seducente con cui ha conquistato le ultime edizioni del Festival Internazionale della Fotografia di Moda a Cannes. Un artista autodidatta che si dedica alla fotografia dagli anni settanta e ora vive tra Roma, Città del Messico e Miami. Buona lettura!

Closer è il titolo della tua prossima personale. Come è nata l’idea di questa mostra?

 

I due progetti fotografici, rappresentati all’interno della mostra, sono nati entrambi in maniera spontanea, non prevista. Io e la modella, da buoni amici, abbiamo sperimentato con entusiasmo, senza grandi aspettattive. A volte le cose migliori nascono “per caso”, diciamo. Poi, sulla scia della mia collaborazione con Fluffer Magazine, ho mostrato le due storie a Dario Morgante e Virginia per avere un parere. Il verdetto é stato sono da mostra “ personale”.

 

Perché hai scelto di fare il fotografo? Cosa o chi ti ha ispirato e ti ha dato l’impulso di prendere in mano la macchina fotografica per la prima volta?

 

Ho iniziato circa 30 anni fa, per caso. Sono un autodidatta. La scintilla è stata l’incontro, all’età di 15 anni con Oliviero Toscani; fui subito affascinato dal mondo della fotografia di moda. Poi seguirono nove anni come fotografo nell’Esercito Italiano. Quindi lasciato l’Esercito, aprii il mio primo studio ed intrapresi la professione, prima nel settore dello still-life e subito dopo della fotografia di moda.

MAYA MUROFUSHI

Perché scegliere di fotografare il corpo di una donna e non un luogo?

 

Il corpo della donna, la donna è un gran mistero. Ne sono attratto. Il mio scopo è rendere in fotografia quel bagliore, quell’energia che nasce dall’interno. Rendere omaggio al sottile potere della bellezza femminile.

Cosa si cela secondo te dietro la voglia di una donna di farsi ritrarre in una foto?

 

Esibizionismo, certamente. Ma un sano esibizionismo. Una forma di espressione del loro mondo.

 

Che rapporto c’è tra tempo e fotografia? Quale valore acquista la fotografia nel tempo?

 

Sopratutto la fotografia di nudo può risultare sempre attuale. Non è databile.

Raccontaci lo scatto più bello.

 

Dimentico facilmente. La classica risposta sarebbe “è quello che devo ancora realizzare”. Sono sempre alla continua ricerca, sperimento moltissimo. Sono iperattivo e cerco di migliorarmi e scoprire nuove visioni, scatto dopo scatto. A dire il vero, lo scatto più bello c’è. È la polaroid alla mia dalmata, Gipsy.

Vanessa Hessler

Un consiglio che vorresti dare a chi si avvicina alla fotografia in questo periodo di “inflazione fotografica virtuale ” dove tutti vogliono fare i fotografi e tutti bramano di essere fotografati?

 

Avere passione, essere consapevoli di quello che si vuole. Avere un obbiettivo da raggiungere. Non essere pigri. Non pensare solo all’aspetto tecnico della fotografia ma sperimentare continuamente e non copiare. Avere la propria visione.

Un’anticipazione del tuo prossimo progetto. Se si può avere.

 

Tanti progetti, piano piano!

 

Foto courtesy Fluffer Magazine e Pino Leone.

 

Pino Leone | sito twitter facebook tumblr

Fluffer Magazine | sito facebook twitter instagram

Eva Di Tullio

scritto da

Questo è il suo articolo n°178

Sullo stesso genere:

Community feedback