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Siamo stati a Wild at Heart alla Dorothy Circus

Questa mattina mi sono svegliata con un solo pensiero in mente: non fare assolutamente nulla di produttivo. Così, dopo una copiosa colazione a base di pane di segale con miele e nutella, abilmente spalmati sulla superficie rugosa che scivola nel caffelatte come un tuffo memorabile dei mondiali di nuoto, decido di indossare il cappello rosso anni ’40 e il cappotto da zarina e esco di casa, andando in giro alla conquista dell’arte. Dopo aver attraversato mezza città a piedi raggiungo il Chiostro del Bramante, una delizia architettonica che da secoli ospita mostre imperdibili, come quella sulla pittura fiamminga ora in scena. Colori e tonalità abilmente plasmate sulla superficie liscia delle tele, personaggi strampalati e burloni con ricami favolosi e occhi spalancati come quelli di Maradona mentre esulta dopo il goal alla Grecia durante i mondiali di calcio del 1994.

Dalla pittura fiamminga al pop surrealism il salto è breve. Oddio proprio breve no, bisogna  attraversare il Campo Marzio e giungere in una stradina piccola piccola che collega Campo dè Fiori a Trastevere, via dei Pettinari esattamente. Ecco, è proprio qui che vado a cercare fortuna oggi. Alla Dorothy Circus sanno come farmi sentire a casa e oggi mi hanno coccolato con le splendide immagini di un’artista di Tolosa, alla quale è stata dedicata una mostra dal titolo accattivante, Wild at Heart – Cuore selvaggio.

L’artista in questione si chiama Miss Van, ok il vero nome è Vanessa Castex , vi ho già detto che è francese ma da qualche tempo si è trasferita a Barcellona e porta in giro per il mondo la sua creatività sui muri delle strade e nelle gallerie più fighe del nostro pianeta. Proprio come la Dorothy Circus che l’ha portata in Italia con una mostra deliziosa.

Wild at Heart è una mostra che colpisce dritta al petto per la bellezza e l’incanto delle fanciulle che traspaiono dalle sue opere, messe in fila, una accanto all’altra, aspettano solo di essere cercate, guardate, assaporate con gli occhi che si perdono nei dettagli infiniti.
In questa mostra, in cui si avvale della collaborazione dell’artista Dan Quintana con il quale ha dato vita ad una serie di graffiti a Los Angeles, Miss Van dà il meglio di se stessa, forgiando creature che riflettono il suo modo di fare street art e pop surrealism, due passioni che si snodano attraverso un certo sapore di erotismo che non indugia sulle forme e le linee dei corpi in ogni dove rappresentati, tuttavia senza mai eccedere ma sempre con un certo tocco leggero e sensuale, anche dove i colori diventano più scuri e intensi. La seduzione è un gioco in cui tutti veniamo coinvolti e lo sguardo è la migliore carta da giocare, quella che fa scivolare un brivido lungo la schiena e che non fa proferire parola, proprio come accade quando ci si trova di fronte un’opera di Miss Van.

Che sia sui muri o su una tela il risultato è sempre sconvolgente, affascinante. Le sue donne non sono bambole di plastica, non ambiscono alla perfezione ma sono avvolte da una misteriosa magia che le rende inavvicinabili, come protagoniste di un mondo di cui noi siamo solo spettatori.
Dimenticavo, la mostra chiude tra qualche giorno.

 

Per saperne di più:

www.dorothycircusgallery.com

 

 

 

 

Eva Di Tullio

scritto da

Questo è il suo articolo n°178

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