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Una parrucca rosa per entrare nel mondo di Francesca Tilio

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Abbiamo avuto modo di conoscere su ziguline questa artista nel lontanissimo 2009, con questo articolo;  abbiamo raccontato tra le nostre pagine virtuali come Francesca Tilio si fosse divertita a vestire e poi giocare con le sue bambole, immortalandole nel progetto Urban Dolls, come da bambina probabilmente si è sempre divertita a fare. Le atmosfere, le luci, gli abiti e le pettinature delle bambole di Francesca catturano da subito per la sensibilità tutta femminile che l’artista imprime allo scatto.

Naturalmente il lavoro della nostra vecchia cara amica non si è fermato, lei ha proseguito negli anni il suo personale percorso artistico e soprattutto umano, tutto indirizzato a catturare lo sguardo delle donne sul mondo e il suo sguardo sulle donne come lei. Sfogliando le foto dei suoi lavori successivi Les Bonnes, Voodoo, The Debutantes, Me2 Self- portrait, Mary Jane, Holiday si respira la stessa aria sospesa che avevamo già visto nelle sue bambole urbane, piccoli diorami costruiti da una donna che continua a giocare con i suoi manichini: parrucche, biancheria intima trasparente, pose ammiccanti, volti segnati dalla noia della vita.

Francesca non manca di giocare anche con se stessa nella serie Self- Portait, quando è proprio lei, in prima persona, a travestirsi, truccarsi immedesimarsi nelle tante femmine che ogni donna sa essere. Ma si vede come in questa serie di scatti, irrompe un dato biografico di Francesca, quando la si vede seduta su una sedia a rotelle con i segni evidenti di una trauma alla gamba destra: di nuovo una parrucca, lo stesso sguardo fermo, il tempo sospeso in un evento sicuramente traumatico per una donna che forse vacilla nella sua femminilità… eppure in questa immagine lei è bellissima!  La sua ricerca artistica è in piena e la capacità di raccontare assolutamente personale e particolarissima. E arriviamo al 2013, quando Francesca riparte con nuova linfa e con il nuovissimo Pink Project.

L’idea è semplicissima: fotografare se stessa con una parrucca rosa e con un abito rosa nei luoghi più disparati: fredde periferie urbane, metropolitane, musei, campi, strade, solo che il rosa assume un significato preciso e concreto. Come tutte le donne che ha fotografato e che ha travestito precedentemente, quella in rosa è portatrice di un messaggio: una donna che ha combattuto, ha vinto contro il cancro al seno. Per questo il Pink Project non finisce con la serie di autoritratti, ma continua con tutte le donne che vorranno lasciarsi coinvolgere da Francesca per testimoniare l’impegno della lotta contro il cancro e della sfida che ogni donna potrebbe dover affrontare sulla sua strada. Lascio alle parole di Francesca la storia di questo progetto artistico:  Il vestito rosa di mia madre è il primo ricordo della mia vita. In tante foto indossa quell’abito con me piccolissima in braccio. A trentuno anni scopro di avere un cancro al seno. Mi operano d’urgenza, poi la chemioterapia mi fa cadere tutti i capelli. Mi regalano una parrucca rosa. La indosso e mi piace.

Da quel momento inizio a fotografare e sperimentare l’autoritratto. Le parrucche diventano il filo conduttore di tanti miei lavori e performance.” Continua dicendo: “Oggi sto bene, sono sopravvissuta alla malattia. In soffitta ho ritrovato l’abito di mia madre e ho deciso di indossarlo con la parrucca rosa per testimoniare la mia guarigione e quella di tutte le donne che ce l’hanno fatta. Rosa, come il colore della lotta al cancro al seno. Aldilà di ogni previsione medica, sono diventata mamma di una bambina. Si chiama Dora, come mia nonna. Ora anche lei entra nello scatto”. 

 

Francesca ci racconta che ora Pink Project è un progetto fotografico artistico e sociale, che non si fermerà solo agli autoritratti: Francesca ha iniziato a fotografarsi circa un anno fa e continuerà nel tempo, documentando il passaggio degli anni sul suo corpo e quello di sua figlia.

L’intento della nostra artista è però anche di realizzare perfomance fotografiche, con la collaborazione di tutte le donne che vorranno farsi fotografare (con la parrucca rosa): per fare ciò l’intento di Francesca sarebbe coinvolgere strutture, associazioni, imprenditori che si occupano della lotta al cancro o semplicemente vogliano investire su una performance fotografica e mostra itinerante per raccogliere fondi a favore della causa. Pink Project ha debuttato con successo a Savignano sul Rubicone (RN), all’interno del SiFest 2013 e Francesca Tilio ha già la valigia (rosa) pronta per la prossima meta. Maggiori informazioni:

 

Francesco Tilio | sito

Valentina A.

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Questo è il suo articolo n°43

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