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Beans | Un sublime ritorno per RJD2

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Il ritorno di RJD2 è sublime. Il produttore americano fa il suo ritorno con Peace of What sparando la prima cartuccia di groove di un album in uscita a marzo 2016. RJD2 è Ramble John Krohn, s’è scelto il nome ispirandosi al famoso droide di Star Wars, forse perché le primissime produzione erano orientate alla tecno, ricordiamolo per aver tirato fuori perle come Deadringer un album “cinematico” che si tuffava nei tempi d’oro di Dj Shadow con la tradizione hip hop nel grande mare dell’elettronica, un disco meraviglioso che conteneva quella chicca diventata un classico Ghostwriter.

RJD2

Per il nuovo disco in uscita Dame Fortune, il sesto della sua carriera, il produttore di Philadelphia che in quindici anni ha esplorato mondi discografici diversi e mai uguali, torna all’hip hop gonfiato di soul, perché questo è il suo “credo”, quello che poggia le radici dentro Philadelphia. Peace of What titolo ispirato a uno dei classici dei veteran dell’hip-hop Main Source e il pezzo in questione è Peace is not the word to play.

 

 

Ma Peace of What è un pezzone sparato nelle casse della macchina mentre torni a casa di notte sul lungotevere, quando la batteria ti incastra nella ritmica calda che bacia la voce di Jordan Brown. Se poi ci metti pure una riflessione che lo stesso RJD2 ha dichiarato a proposito del pezzo, ti ricordi che la musica ti porta in alto, sempre:

“Quando sento parlare di pace in America devo constatare un grosso divario tra le nostre parole e le nostre azioni. Ho cercato di riflettere sull’esperienza delle persone che conosco, e ho capito che noi non facciamo assolutamente niente per tentare di risolvere questo problema nel nostro Paese”.

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Noi ascolteremo ogni beat, sentiremo ogni singola nota
e magari ci facciamo scappare un Beans.

Manuela Maiuri

scritto da

Questo è il suo articolo n°58

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