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Le foto, le bambole ed i peluches di Marco Macro

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Non dite che facebook non serve a nulla ed è solo una gran perdita di tempo,  io ieri ho scambiato un paio di battute sulla bacheca dell’amico Macro a proposito sul suo nuovo blog “Lonesomerrant” e visto che la discussione si era fatta articolata ed interessante ho pensato bene di riportarla paro paro in questo articolo. Di Macro già sapete qualcosa, se siete nostri fedeli lettori, e ci sembrava giusto tenervi aggiornati sui suoi nuovi progetti che sono quasi sempre conditi da belle foto e non meno belle ragazze/i, che cosa volete di più?

 

Foto di Macro dalla serie "BitterSweet"

 

Allora Macro mi vuoi dire cos’hai sfornato sta volta?

 

Ahahahha se insisti così allora devo presumere che la domanda è seria! Posso dirti che LONESOMERRANT è il mio neonato blog in cui ho deciso di pubblicare i miei lavori recenti, di quest’anno, esclusiavamente in analogico. Lavoro diviso in 35mm e 120mm (formato della pellicola) ed incentrato sempre sulle tematiche a me care con un occhio particolare, questa volta, anche all’identità di genere e all’erotismo soft.

 

Ah ecco,  ma come mai sto nome “Lonesomerrant”? che vuol dire?

 

Come avrai intuito è la congiunzione delle due parole inglesi LONESOME (solo, solitario) e ERRANT (errante, che vaga senza meta). Per me questa definizione è riferita più ad uno stato mentale che ad uno status civile e rispecchia in pieno sia il mio modus operandi attuale sia la mia condizione d’artista. Non ho alcun tipo di legame e/o contratto lavorativo e cerco solo collaborazioni se e quando ne vale la pena. La libertà oggi è un lusso.

 

Eh già,  “a libertà pure o pappavallo ‘a vò pruvà”, scusami la citazione ( De Crescenzo docet). Stavo dando un’occhiata alla foto ed ho riconosciuto un pò di persone “del tuo giro”. Ora mi spiego il tuo appello di qualche settimana fa in cui cercavi modelli e modelle disposte a posare nudi/e e semi-nudi/e. Com’è andata poi? In quanti si sono fatti avanti?

 

Ahahahahah, prego prego, adoro De Crescenzo e la citazione è quanto mai azzeccata! Per quanto riguarda l’appello ti confesso che sono rimasto sbalordito. Da una città “dura” e prevenuta, su molte tematiche, come Napoli non mi aspettavo tutta questa risposta. In breve tempo ho ricevuto decine di conferme e solo ora che il clima sembra essersi stabilizzato posso cominciare a definire un calendario per gli shooting. A breve si parte.

 

Foto di Macro dalla serie "BitterSweet"

 

Puoi dirci qualcosa sul tema degli shooting? hai già qualche idea su come sviluppare i prossimi set? Dal sito qualcosa si intravede ma non mi è ancora chiaro “dove vuoi andare a parare” esattamente.

 

Non ne ho la minima idea. So solo che voglio approfittare di quest’estate per scattare il più possibile in esterna, il resto sarà dettato step by step dal soggetto e dalla location. Come sempre nel mio lavoro cerco di far emergere il lato umano, la personalità o almeno una sfumatura di questa da ogni soggetto e ciò credo sia possibile solo evitando una programmazione prestabilita. Cerco punti di vista, non pose. Ogni shooting dev’essere, per me e per chi mi circonda, prima di tutto un esperienza.

 

Mi hanno incuriosito gli scatti alle ragazze con pupazzetto al seguito, volevo chiederti in proposito, uno chi ha scelto i pupazzetti, due cosa ci fà “Ken Carrozziere” in mezzo a tutti quei peluches?

 

Il set a cui ti riferisci è “Sunday Morning” dove emerge l’aspetto ludico e la voglia di un ritorno all’infanzia di tre teen ager non piu tanto teen. I pupazzi sono delle ragazze, il Ken carrozziere in realtà è un altro personaggio di cui non ricordo il nome. Faceva parte dei giocattoli di mio fratello più piccolo. Conserviamo ancora molti dei nostri giocattoli tra cui Transformers, Masters, Exogini e tanti altri classici. Dei cimeli ormai.

 

Foto di Macro dalla serie "BitterSweet"

 

Interessante. Io ci vedrei anche un seguito di questo set, stavolta i pupazzi diventano giganti e terrorizzano a morte le loro non più giovani posseditrici quasi a voler dire “gente è tempo di crescere!!”. Come la vedi?

 

Mm, un pò troppo “fantasy” per i miei gusti. Ad ogni modo credo sia importante conservare sempre il proprio lato ludico. Non vorrei essere retorico ma già la vita ci impone quotidianamente di crescere, spesso anche prematuramente. Molti dei ragazzini che conosco o che comunque vedo in giro credo non sappiano cosa significhi davvero l’infanzia e l’adolescenza. A 12 anni già suonavo la chitarra e avevo un gruppo metal con cui facevo cover dei Metallica, Megadeth, iron Maiden, AC_DC ma nel contempo giocavo, giustamente, ancora a nascondino o facevo skate. Le ragazzine giocavano a campana, un due tre stella o andavano in bici o sui pattini. Oggi vedo ragazzini totalmente rincoglioniti da cellulari, computers, internet e vestiti, manco avessero 30 anni e diversi affari da concludere. Trovo tutto questo molto triste.

 

Non so se essere d’accordo con te, in realtà mi ricodo le litanie che i “grandi” mi ripetevano quando ero un innocente fanciullo e mi sembravano retoriche anacronistiche tipiche di chi non si riconosce, giustamente, nelle nuove generazioni e pensa che quello non sia il modo giusto di campare, la realtà è che i “tempi cambiano e i bimbi crescono”. Vabbè ma stiamo sforando. Direi che dopo questa chiacchierata non oserò chiederti più nulla su LONESOMERRANT. Scherzo, ci risentiremo di sicuro al prossimo shooting!

 

Thanks!

 

Grazie a te, alla prossima!

 

Per chi volesse approfondire: http://lonesomerrant.blogspot.com/

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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