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Francesca Woodman, l’autoritratto come performance

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Francesca Woodman è autrice di un corpus di immagini sostanzialmente costituito da autoritratti. Si tratta di un minuzioso affresco autobiografico che indaga la pratica della performance solitaria, l’azione scenica per un pubblico assente e differito, la composizione dell’immagine come relazione tra il movimento e lo spazio, la sperimentazione di una presenza che lascia intravedere il corpo come depositario di esperienza e di memoria, sedimentate in immagine.

Il progetto Impronte di luce, che nella passata stagione ha proposto un ciclo di laboratori pratici di Fotografia Primordiale, apre quest’anno degli spunti di riflessione teorica sulle tracce lasciate da alcuni protagonisti della fotografia del Novecento.
Nell’ambito di una ricerca in corso sulla relazione tra fotografia e performance, Samantha Marenzi propone la lettura, teorica e visiva, dell’opera di fotografi e fotografe che hanno animato questo territorio, con l’intenzione di condividere una visione trasversale e non tecnicista di alcuni aspetti della cultura fotografica.

Samantha Marenzi – fotografa, stampatrice professionale in bianco e nero, insegna tecniche di stampa e tecnica fotografica e realizza mostre in Italia e all’estero. Dottore di ricerca in Storia del Teatro e dello Spettacolo, collabora alla cattedra di Fonti e Metodologie della Storia del Teatro presso L’Università Roma Tre. Danzatrice, membro fondatore della compagnia Lios, organizza la Rassegna Internazionale di Danza Butō Trasform’azioni. Si occupa di danza butō, di teatro del novecento e della fotografia come spazio di creazione del corpo.

Il gran capo

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Questo è il suo articolo n°3459

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