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Le mille e una facebook

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Bugo canta: “fammi entrare nel tuo mondo, nel tuo giro giusto. Ho voglia di socializzare …”

Quando l’ho sentita mi è venuto in mente, inevitabilmente il mondo di Facebook la nuova moda socio relazionale che ha contagiato persone di tutto il mondo, che ci fa vivere carrambate giornaliere i cui protagonisti siamo noi e qualche compagno di banco delle elementari, il cui ricordo era sotterrato in qualche antro della nostra mente e che improvvisamente ripeschiamo scoprendoci di nuovo grandi amici!!!

 

 

La lista dei nostri amici cresce ogni giorno e, anche se non ci si vede mai con certe persone, o se non le si conosce affatto, sapere che rientrano nei tuoi contatti forse ci fa sentire meno soli! Accanto a vecchi amici dimenticati, che ricordavamo con i capelli lunghi e che adesso ritroviamo calvi, sposati e con 15 kg in più, ci sono anche i gruppi, ai quali poter partecipare e in cui ritroviamo altre persone che condividono idee o gusti (musicali, cinematografici, televisivi, sportivi, ecc…). Non mancano anche piacevolissime sorprese letterarie: se anche Myspace (altro social network) è diventato un mezzo di diffusione di cultura alternativa (prevedo una recensione di questo mondo fino a poco tempo fa a me del tutto sconosciuto), non possiamo stupirci di come lo si possa fare anche tramite FB.

 

 

Il primo gruppo al quale mi sono iscritta su Facebook è stato Narradiohead (il neologismo contiene, come palese, una voce del verbo “narrare”, fusa al nome di uno dei gruppi musicali più innovativi e visionari, i Radiohead). Creatore di questo gruppo è anche uno degli autori del libro Narradiohead (edito Baldini Castoldi Dalai) storie e visioni rock, ispirati dalle atmosfere cupe ed elettriche del gruppo inglese. “Una raccolta che non vuole essere solo un intenso omaggio a Thom Yorke e compagni, ma che va alla ricerca di una propria identità, esplorando tutto il potenziale narrativo espresso da quella che viene considerata quasi unanimemente la più importante rock band degli ultimi quindici anni. Gli autori sono così riusciti a reinventare, senza tradirne il senso, l’universo descritto nelle liriche dei Radiohead. Un mondo visionario caratterizzato da citazioni bibliche, situazioni enigmatiche, atmosfere cupe, ineffabili eventi mentali e abitato da personaggi tormentati, alla costante ricerca di una via di fuga da una realtà alienante e incomprensibile. Narradiohead non ha la pretesa di esaurire le infinite variazioni su questi e altri temi, tuttavia nella pluralità dei suoi punti di vista riesce a dare voce allo spaesamento della nostra contemporaneità”, così leggiamo dal sito dell’editore.

 

 

Nasce da questo primo esperimento l’idea di lanciare un vero e proprio contest, dal titolo Narradiohead.2.

I lavori realizzati sono stati pubblicati su internet (non si capisce se verrà realizzato un vero e proprio libro) e per un mese circa sottoposti all’attenta analisi degli utenti della rete. L’idea in effetti trova la sua realizzazione in un vero e proprio concorso nel quale a votare le opere in gara sono gli stessi utenti FB; le opere realizzate comprendono poesie, racconti, illustrazioni, foto.

Il concorso si è concluso il 31 dicembre 2008, la risposta del pubblico è stata più che soddisfacente, e la vittoria è andata ad Adurey Decrall, con il racconto “Teste di radio e tutto quello che c’è da salvare”. Vi lascio il link della pagina di FB dove potrete leggere il racconto vincitore e tutti gli altri scritti (anche poetici), nonchè ammirare le bellissime illustrazioni (qui ne potete vedere alcune).

Come vedete la creatività non ha mai fine…e la condivisione neanche!

Valentina A.

scritto da

Questo è il suo articolo n°43

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