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Ma ddò vai??!!no#12

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Oggi mi sento di fare un’opera buona. Spero di non sgarrare un’altra volta e beccarmi gli insulti di qualcuno, come ultimamente mi sta capitando scrivendo questa rubrica, che reputo, tutto sommato, ironica ed innocente (sorrido). Va bene. Il numero dodici lo voglio dedicare a quei furboni di governanti Norvegesi e Giapponesi, entrambe alla guida di nazioni che tutti reputiamo all’avanguardia e dalla cultura sufficientemente evoluta. Sotto molti punti di vista noi italiani non avremmo che da imparare da questi due popoli per fare anche noi un balzo in avanti nella classifica delle nazioni cosiddette civili. Su una cosa però sembra che Norvegia e Giappone non vogliano sentire ragioni, restando “incagliate”, è proprio il caso di dirlo, a tradizioni e pratiche vecchie di qualche secolo. Sto parlando di questa loro irrinunciabile passione per le bistecche di balena, che onestamente, non so quanto essere più gustose di una bella fiorentina. Fatto sta che a furia di fare grigliate a base di braciole e costolette di questi grandi mammiferi, in quello che era il fornito banco frigo degli oceani sembra non ci stia rimanendo granché. Colgo pertanto la palla al balzo per segnalarvi un evento, a cui vale la pena prendere parte, ed è la mostra itinerante Whaleless, in programma dall’11 giugno al 6 luglio presso il Temporary Love di via San Calisto 9 a Roma. Questo progetto nasce proprio con l’intento di sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica sui problemi che affliggono tutte le creature marine  i cui proventi verranno destinati in parte ad un’organizzazione internazionale a difesa dei delfini e delle balene. Ecco un buon motivo per smetterla anche col sushi a base di cetaceo e dare un piccolo contributo alla causa.

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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