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Nel nome dei santissimi portatori di serpenti

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In questi giorni il fotografo americano Hunter Barnes, specializzato nella documentazione delle più insolite sub-culture presenti in America, sta raccogliendo fondi per pubblicare il suo prossimo libro, intitolato “A Testimony of Serpent Handling“,  dedicato alla congregazione religiosa dei cosiddetti “Serpent Handlers”.  Trattasi di una piccola comunità che vive tra le colline del West Virginia, prondamente religiosa e composta da non più di quindici seguaci che continuano a predicare questo, quasi sconosciuto, credo, una pratica tra l’altro consentita dalla legge solo in alcuni stati americani. Hunter Barners nel 2010 ha trascorso un mese insieme a loro seguendo e documentato la loro vita quotidiana:

” Trattasi di un mondo un po’ sui generis, spesso franiteso ed erroneamente raffigurato. Ho documentato i miracoli che si realizzano durante le loro cerimonie come guarigioni, manipolazione dei serpenti, e gente che beve veleno senza accusare la minima sofferenza.”

Apprendo da Wikipedia che quella dei “Serpent Handlers” è una corrente religiosa, nata in seno alla Chiesa Pentecostale, le cui origini risalgono ai primi del novecento e si è sviluppata nell’area dell’Appalachia in America ed ha trovato il suo maggior radicamento nelle aree rurali e nelle zone minerarie.  Il suo fondamento sta nell’aver preso alla lettera alcuni passi del Vangelo Secondo Marco e del Vangelo Secondo Luca in cui si dice:

” E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno”

“Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare.”

Una serie di immagini di repertorio che documentano questa religione:

Vangelo e credenze a parte, tantissimi sono stati nel corso degli anni i pastori ed i fedeli feriti e addirittura morti proprio durante queste celebrazioni, morsi da serpenti velenosi o intossicati da incoscienti bevute di stricnina. In molti stati americani queste pratiche sono state, opportunamente poste fuori legge. Risale al 2009 l’arresto di nove adepti a cui sono stati confiscati la bellezza di 125 serpenti “da cerimonia”. Giusto o sbagliato che sia gli “Snake Handlers” sono destinati ad una rapida estinzione e forse è il caso di dare una mano a Hunters Barnes a pubblicare quest’ultima testimonianza sulla loro esistenza.

Per chi volesse sostenere Hunter Barnes: A Testimony of Serpent Handing

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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