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Smart urban stage fa tappa a Roma

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Subito dopo Berlino ed ancora prima delle altre quattro capitali europee selezionate per l’evento inaugura a Roma, lo scorso 25 giugno,  “smart urban stage” : una gigantesca struttura gonfiabile, innalzata di fronte all’Auditorium, che ospiterà fino al 31 luglio un’esposizione di dodici progetti sul tema “ Il futuro della città ”, serate a cura di giovani artisti emergenti italiani nonché la possibilità, per il pubblico della nostra città, di provare la prima smart del tutto elettrica. L’interno della suddetta struttura, tutto neon e divanetti neri, ospita pannelli espositivi con le descrizioni dei dieci progetti partecipanti al concorso che vedrà premiato, nella serata del 19 luglio, quello che meglio interpreta e ri-disegna un futuro eco-sostenibile ed a misura d’uomo. Cinque le categorie in gara : Cultura / Società, Design, Media, Scienza ed Architettura. Cinque i curatori dei progetti : Lorenzo Imbesi, Martino Gamper, Alberto Abruzzese, Paolo Mataloni e Luca Molinari. Si passa dall’ideazione di una “ Robo Chair ”, una sedia componibile/scomponibile perfettamente in linea con uno stile di vita che potremmo definire nomade ad un progetto che prevede la rivisitazione dello spazio urbano di realtà disagiate, coinvolgendo gli abitanti stessi delle città, facendogli disegnare per strada campi da gioco. E poi ancora l’idea di un’infrastruttura che consenta un uso libero dell’acqua pubblica in uno spazio pubblico, utilizzata non solo per soddisfare necessità primarie dell’individuo ma anche per creare interessanti installazioni. Due i progetti fuori concorso, curati dal Dr. Thomas Weber : tra questi la “ smart fortwo electric drive”, la prima automobile smart che non comporta l’impiego di normali carburanti ma che ricorre invece alla corrente elettrica quale fonte di alimentazione. La serata di inaugurazione, nella struttura gonfiabile con tanto di terrazza che incuriosisce gli abitanti dei palazzi del quartiere romano che circonda l’Auditorium, è praticamente impeccabile : coccola gli invitati con tartine al salmone e long drink; li allieta con le perfomance di Alessandra Celletti, eclettica pianista romana, e del trentenne AdBourke, musicista che ha da poco preso parte al Sonar di Barcellona; li fa calare, accompagnandoli, in un futuro auspicabile, che risulta a metà tra il reale ed il fantascientifico.

Per chi volesse saperne di più: www.smart-urban-stage.com

Chiara Crescenzi

scritto da

Questo è il suo articolo n°7

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