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This is Rome, piazza Venezia, il Colosseo e tanto altro

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E quello alla vostra destra è il Colosseo! La visita finisce qui: questa è Roma! I giapponesi sorridenti se ne vanno a mangiare “ligatoni all’amatliciana” e la guida turistica, intascati gli euro nuovissimi, freschi del change in centro, decide di trascorrere la serata con gli amici al Rialto Santambrogio, famoso centro sociale capitolino. All’entrata, dopo una fila chilometrica che risveglia immediatamente nella mente il ricordo di quelle ordinate e disciplinate dei giapponesi davanti San Pietro, la stanca ma soddisfatta guida viene accolta con un sorriso e con un “This is Rome” pronunciato dalla bella PR addetta all’accoglienza.

Bastano pochi secondi per dimenticare la stanchezza della giornata e per immergersi in un contesto tanto underground quanto spaziale: due sale, uno stanzone bianco ed elegante destinato al bar, proiezioni sulle pareti e una miriade di corridoi che deviano facilmente.
Ad aprire le danze ci pensano i dj di casa, quelli della Snob Night, appuntamento mensile al Rialto, una sorta di happening imprevedibile che fonde elementi e stili differenti, coinvolge eclettici musicisti durante le performance con esiti strepitosi. I bpm aumentano mentre le ore si fanno sempre più piccole, le crew si alternano impercettibilmente, l’umidità inizia a pesare, i barman si lanciano in acrobazie sempre più ardue e le performance dei visuals incantano e disorientano.
Il meeting capitolino accende una fiaccola nel sottosuolo romano dove accanto a resti e fregi della città eterna, vi è un’urbe viva e vitale che ogni fine settimana, nei club più “in”, vede protagonisti i migliori dj della scena mondiale rigorosamente made in Rome.
Dall’Init al Brancaleone i vari resident si incontrano in quest’occasione per affermare la supremazia e la grandezza di Roma, spinti forse da un genetico spirito egemone e di magnificenza, galvanizzati dalla risposta del pubblico, romano e non, che annuisce unanime decretando il successo dell’evento.
La scelta di diversificare radicalmente il sound e lo stile delle due sale si rivela vincente, mentre nella room A i ritmi si fanno sempre più frenetici e martellanti, nella saletta più piccola sembra che al posto del dj ci sia una macchina del tempo che dai classici degli anni ’80 accelera fino ai giorni d’oggi e alla musica indie, passando immancabilmente per i Ramones.
Sono quasi le quattro, la musica inizia a farsi più soft, sembra di essere nelle fasi finali di un allenamento, precisamente al momento dello stretching, sonorità latine e luci soffuse trasformano la sala in un contesto diverso, più adatto allo scambio di quattro chiacchiere e ad un po’ di relax.
È in questa atmosfera che la guida turistica, colma di energia e di benessere, in procinto di tornare a casa, viene raggiunta da un giovane ragazzo con gli occhi a mandorla che con un sorriso tra l’ironico e il divertito, gli porge il flyer della serata che recita…“This is Rome!”.

– Giuditta Albanese

Giuditta Albanese

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Questo è il suo articolo n°11

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