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Quello di domenica scorsa è stato, almeno per noi di ziguline, qualcosa di più di un semplice workshop sulla fotografia. E’ stato l’epilogo naturale di un lavoro di ricerca ed al tempo stesso di un rapporto d’amicizia nato ormai più di un anno fa con una persona che ha saputo sin dal primo momento catturare la nostra attenzione e conquistare la nostra ammirazione. Stiamo parlando ovviamente di Augusto De Luca.

foto di Marco Scarpellino per ziguline.it

Ospite delle pagine di ziguline già da febbraio 2008, grazie alla sua performance con Iabo “Reazione Incatena”, poi intervistato qualche mese dopo in “Augusto De Luca il papà dei graffitari?” in cui ci rivelava i retroscena e la storia del suo ultimo personaggio. E’ il caso di dire, galeotto fu il Graffiti Hunter, perché grazie a questa sua performance abbiamo avuto la possibilità di conoscere e scoprire anche l’Augusto De Luca fotografo e la sua ricchissima produzione artistico/fotografica realizzata in un epoca in cui ziguline non esisteva e la mia passione per la fotografia non era ancora maturata. Fatto sta, che non c’è voluto molto per passare dalle idee ai fatti, soprattutto quando si ha a che fare con un personaggio eclettico, iperattivo ed eternamente entusiasta come Augusto De Luca.

foto di Marco Scarpellino per ziguline.it

Ci sono voluti un paio di incontri nella sua “casa-museo” di Rione Alto a Napoli, seguiti da un centinaio di telefonate nell’arco di due mesi, prima di soddisfare la sua certosina fase preparatoria, e portare a termine l’incontro tenutosi ad Ariano Irpino (av) domenica scorsa. Alle quattro e trenta del pomeriggio circa un centinaio di persone tra appassionati di fotografia, addetti ai lavori e ragazzi incuriositi dal mondo della fotografia erano seduti in sala ad attendere l’inizio di un pomeriggio piuttosto inconsueto rispetto alla solita domenica di provincia. Per più di tre ore il pubblico è stato intrattenuto da un’appassionata e piacevole disquisizione dell’autore che, attraverso la proiezione di circa un centinaio di scatti, ha accompagnato il pubblico in un viaggio fatto di immagini, colori e suggestioni, dipanando in maniera chiara ed accessibile a tutti i fondamenti teorici della composizione fotografica.
La nostra personale soddisfazione è stata quella di aver riportato alla luce un patrimonio fotografico che, dopo i fasti degli anni ottanta e novanta, era rimasto in soffitta, per la precisione quella delle scatole polverose dell’archivio di Augusto De Luca.

foto di Marco Scarpellino per ziguline.it

L’evento ci ha permesso di riproporre alle nuove generazioni uno stile fotografico ed un approccio alla fotografia forse ignorato con l’avvento della fotografia digitale e della conseguente filosofia del “tutto e subito” e del “siamo tutti fotografi”. L’incontro di domenica è servito a risvegliare antiche emozioni e nuove passioni verso un’arte che merita qualcosa in più del semplice invito all’acquisto dell’ultimo modello di reflex digitale. La fotografia come ogni arte ha bisogno di uno studio ed una riflessione su quella che è la sua “grammatica”, la sua “geometria”, come dice lo stesso Augusto De Luca, i fondamenti che chiunque voglia confrontarsi coscientemente con tale arte deve necessariamente conoscere.

[servizio realizzato da Canale58 per il TG]

La sfida per noi organizzatori è stata abbastanza ardua, convincere curiosi ed appassionati di fotografia Campani a raggiungere un piccolo centro nel cuore dell’Irpinia, per di più in una piovosa e plumbea domenica di novembre. Ora che tutto si è concluso possiamo tranquillamente dire che la scommessa è stata vinta e che l’arte inaspettatamente ha fatto il suo piccolo miracolo. Siete pronti per la replica?

Rassegna stampa dell’evento

La pagina su ziguline dedicata all’evento

Il video promozionale

La locandina dell’evento

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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