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L’ossessione di maggio è la rivoluzione

Bene, da questo mese abbiamo deciso che dovremo condividere con voi le nostre più o meno personali ossessioni. Vorremo rendervi partecipi delle questioni che in questo preciso periodo storico attanagliano le nostre povere ed affaticate menti. Cominceremo con un tema tornato inaspettatamente in voga e che a quanto pare sta tenendo banco su tutte le principali piazze mediatiche: la tanto cara “Rivoluzione”. Ora non vi aspettate da noi la cronaca minuto per minuto di quanto sta accadendo qualche chilometro più in giù della Sicilia. Quello che possiamo dire in proposito è che di sicuro i moti rivoluzionari nord-africani ci hanno dato un ottimo spunto per sviluppare e sviscerare a modo nostro l’ossessione di questo mese. Questo significa che nel corso del mese vi proporremo  una serie di storie che avranno a che fare, in qualche modo, con questo tema. Cominciamo dalla copertina di questo mese dedicata alla nostra “rivoluzione” affidata ad una foto di Guido Gazzilli che su nostro insistente invito ha voluto così rappresentare l’ossessione di questo mese.

foto di Guido Gazzilli - guidogazzilli.com

Allora Guido ci racconti un po’ questa foto e come mai hai deciso di proporcela?

 

Questa foto è parte di una serie di ritratti che sto producendo a Berlino, gente meno fortunata, persone che vivono in strada, personaggi che trovo interessanti esteticamente. Sono sempre stato molto affascinato dai racconti delle persone anziane, questa foto l’ho scelta perché il suo sguardo è triste, stanco e di qualcuno che ha lottato molto nella vita e di chi è stato messo dietro a un muro e privato della sua libertà. Non è chiaro se guarda in macchina oppure no e il suo fare piuttosto spaesato rappresenta il mio concetto di rivoluzione e di cambiamento.

 

Ci dici a quando risale la tua ultima e personale “rivoluzione”?

 

Forse è stato quando ho preso delle decisioni importanti, una su tutte quella di modificare il mio stile di vita che da più giovane mi portava lontano da capire cosa avrei fatto da grande, così ho deciso di portare alla luce un nuovo me, avevo voglia di cambiamento e grazie a questo sono riuscito a trovare, almeno per ora, la mia strada.

 

Pensando ai ragazzi nord-africani che in questi mesi hanno messo a ferro e fuoco le loro città per rivendicare il loro diritto alla libertà ed ad un futuro migliore qual’è il pensiero che ti è venuto in testa più di frequente?

 

Ho pensato che sarebbe bello anche per noi ricominciare a pensare di avere la possibilità di un futuro migliore nel nostro paese.

 

A quando la tua prossima “rivoluzione”?

 

Non oggi, magari domani.

 

Per chi volesse saperne di più: guidogazzilli.com

P.S. avete qualche storia interessante che a vostro parere calza a pennello con l’ossessione di questo mese? scrivete a redazione@ziguline.it

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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