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Tutto si muove, non riesco a stare fermo…

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E’ esattamente quello che pensavo ballando sulle note dei Subsonica l’altra sera al Carpisa Neapolis Festival. La serata comincia alle 19:00 per tutti i comuni mortali e alle 20:30 per me che sono una donna estremamente impegnata(!). L’atmosfera mi piace da subito. Il tramonto alla Mostra d’Oltremare ci da il benvenuto a una serata distruttiva. Purtroppo al mio arrivo i Marlene Kuntz hanno già fatto il loro dovere e quindi si comincia subito con il grande Daniele Silvestri che conta quanto “Kunta Kinte e quanto Kunta Kinte canta”. L’esibizione è stata disturbata da una corda della sua chitarra alquanto capricciosa e da diversi problemi tecnici che non hanno assolutamente interferito con la qualità e il divertissement. Il pubblico invoca Cohiba e alla fine vengono tutti accontentati dal cantautore, che sul palco, tra musica e satira, si bea un sacco e ci regala un’ora e mezza circa dei sui più grandi successi.
Sdraiati sul prato aspettiamo i Subsonica, mais voilà il palco viene invaso da strane presenze che scopriamo essere questa a noi sconosciuta band dall’esotico nome di Rinôçérôse, dei fantastici francesi che mescolano in modo originalissimo rock ed elettronica. Davanti a pannelli bianchi protagonisti di una spettacolare scenografia tre ragazzotti vestiti di bianco, una biondona vestita di pelle e due voci intermittenti ci fanno ballare fino allo stremo. La serata scivola veloce ed è già notte. Dopo un quarto d’ora di fila davanti ad uno dei pochissimi (credo tre) chioschi riesco finalmente a procurarmi una birra fresca che allieva solo in parte il caldo terribile che ci accompagna. Ed eccoli, i Subsonica fanno il loro ingresso sul palco, come sempre con i loro strani strumenti molleggiati.

Aurora sogna ed è panico, Liberi tutti, Nuova ossessione, Ali scure. Dopo pochi minuti inizia un pogo troppo violento per noi signorine che ci spostiamo in una zona più sicura, dove balliamo, balliamo e ancora balliamo. Non so se è solo il mio parere, ma i Subsonica sono davvero grandiosi, coinvolgenti.
Cinque brani e ci lasciano sotto il palco sconvolti. Increduli, molti vanno via convinti che il concerto sia finito, dato che per cinque minuti gli spiritosi non mettono fuori il naso. Ma io, tenace rimango lì a rassicurare le mie amiche che: “presto torneranno”, “non è possibile che abbiano già finito”, “dai sono i Subsonica!”. E infatti ritornano ancora più agguerriti. Ero davvero distrutta, in piedi dalle sei e mezza del mattino, un caldo esagerato e con un piede vittima del pogo sopracitato, ma inesorabilmente ballo e canto a squarcia gola. Il tanto bramato duetto con Silvestri purtroppo non c’è stato, ma va bene così. I nostri amati ci invitano a visitare lo stand di Legambiente con la collaborazione del quale si è svolto il concerto e ci ricordano la loro adesione alla campagna per il clima contro il nucleare e l’importanza di contrastare l’emissione di CO2 e l’emergenza rifiuti. Inoltre, ci ricordano che sabato 18 luglio, dopo un lungo periodo di singola latitanza, i membri storici dei 99 Posse si riuniscono per un concerto in Piazza del Gesù (dove se no?) e ringraziano la città di Napoli dove si sentono sempre a casa. Beh, vi chiederete che fine abbiano fatto The Virgins. Purtroppo un lutto ha impedito alla band di partecipare alla manifestazione, deludendo le aspettative di molti fans. Peccato!

—– Il video della seconda serata del festival——

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Le foto della seconda serata del festival nel Photoblog

Maria Caro

scritto da

Questo è il suo articolo n°444

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