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Apolide 2018, storia di un festival che cresce

Quindici anni fa nasceva un festival, in provincia di Torino. Si chiamava ARFF perché si svolgeva ad Alpette, in canavese, era rock ed era free. Dietro a questo festival, un gruppo di ragazzi che amavano la musica e che avevano deciso di investire tempo e soldi per cercare di creare qualcosa di interessante, dedicato ai loro conterranei ma anche a un pubblico più vasto. Questi ragazzi fondarono un’associazione, To.Locals, per promuovere live tra Torino e il canavese.

 

 

Sono cambiate molte cose in 15 anni. Il nome, prima di tutto: Apolide, non più Alpette, dopo che, per una serie di sfortunati eventi (che non vogliamo rivangare), il sindaco di quel paesino ai piedi del Gran Paradiso non diede più il permesso per lo svolgimento dell’evento. E in una settimana il festival si spostò in una cornice ancora più suggestiva, ancora più grande e attrezzata: l’area naturalistica Pianezze di Vialfrè.

Apolide non è più free, perché è cresciuto a dismisura e ha permesso a quel gruppo di ragazzi di portare sul palco nomi sempre più importanti, non solo italiani ma anche stranieri: Jain per la prima volta in Italia, Public Service Broadcasting, Is Tropical, Andy Butler degli Hercules and Love Affair, giusto per citarne alcuni.

 

 

Il 15 è un numero speciale, è quell’età in cui per la prima volta ti rendi conto di essere molto vicino all’età adulta, ma hai ancora tante energie e voglia di divertirti. Apolide, questa quindicesima edizione, la vive così, con tutto l’entusiasmo di un adolescente quasi adulto, ancora bambino.
La line-up del Main Stage anche quest’anno riserva un’artista emergente molto promettente, Alice Merton, per intenderci quella di No Roots, la canzone che state tutti sentendo in radio e in tv. E poi Digitalism djset, i Grimm Grimm dal Giappone, i Ministri, M¥ss Keta, Joan Thiele, Andrea Poggio, Bruno Belissimo, il mitico Dj Gruff con Andrea Petrella, Populous, Tech Noir, Indianizer, C+C Maxigross. Samuel dei Subsonica si esibirà in uno speciale live insieme ai suoi amici, quindi le sorprese di sicuro non mancheranno.

 

 

E questa è solo parte dei nomi che si alterneranno per 4 giorni su 3 palchi: oltre al Main Stage, infatti, sono presenti il Soundwood, dedicato all’elettronica, quest’anno tutta torinese con le presenze di nome come Passenger, Gambo ed Emiliano Comollo, e la Boobs Area dedicata ai live in acustico, agli incontri e alle presentazioni. Se non vi basta, ci sono area market, area food, spazi dedicati alla famiglia (che possono acquistare l’abbonamento a tariffa agevolata), proposte sportive per tutta la giornata e campeggio incluso nel biglietto del festival.

L’hashtag di Apolide, che nasce con il festival, è #prendiferie e, sicuramente,  non c’è claim migliore per convincerci a partecipare. I ragazzi di To.Locals in 15 anni sono cresciuti e hanno portato avanti qualcosa di speciale, che ha i numeri e tutte le carte in regola per diventare una realtà tra le più importanti in Italia, per location e per proposta musicale, sempre più originale e attenta. E queste sono quelle storie belle, che piace raccontare e che bisogna continuare a raccontare. ziguline, racconta solo cose belle!
Prendete ferie e scoprite anche voi la bellezza di Apolide Festival.

 

Apolide Festival | sito

Claudia Losini

scritto da

Questo è il suo articolo n°175

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